Renè Magritte
Ceci n'est pas une pipe
Renè Magritte, nato nella città belga di Lessines nel 1898, è uno fra i più noti pittori surrealisti, ma liberiamoci immediatamente la mente dalle opere di Dalì. Il visionario ed eccentrico Dalì è agli antipodi rispetto all'analitico Magritte, intenzionato a far riflettere il pubblico mediante suggestioni graficamente sobrie e geniali.
Ceci n'est pas une pipe, scrive Magritte sotto il disegno di una pipa nella famosissima opera realizzata nel 1928. Un enigma, un saggio filosofico, una separazione tra parola e immagine...ognuno è libero di fornire la propria interpretazione su un quadro da cui scaturiscono ancora vivaci discussioni, nonostante il trascorrere degli anni.
Magritte è un maestro nel sorprendere il pubblico, conducendolo a cogliere i non sense e i trompe-l'oeil ai quali ricorre di frequente. Pensiamo a Le blanc-seign, il dipinto del 1965 raffigurante una donna che cavalca in una foresta con alberi che scompaiono ed appaiano sulla tela, esattamente come accade nella nostra mente in grado di rappresentare il visibile e l'immaginabile.
L'originale talento conduce il pittore surrealista ad infrangere le dimensioni di tempo e spazio...Pensiamo a Omaggio a Mack Sennett (1934), la riproduzione di un vestito che lascia emergere le antiche forme di chi l'ha indossato o ancora a I valori personali (1952), dipinto nel quale gli oggetti sono fra loro sproporzionati, almeno dal punto di vista della realtà intellegibile, una delle tante esistenti...
Provocazioni, visioni oniriche, metafisica, molte sono le interpretazioni date sulle opere di Magritte, incluso fra i padri nobili della pittura concettuale, una delle forme più felici d'arte contemporanea.